Siglato accordo di reperibilità degli assistenti sociali

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Il 29 maggio 2024 la Federazione Pubblico Impiego della CDLS, unitamente alle altre sigle sindacali, ha sottoscritto un importante Accordo con il Comitato Esecutivo dell’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS) in merito alla “Pronta Reperibilità per la figura professionale dell’Assistente Sociale a tutela delle vittime di maltrattamento e abuso”. Questa intesa concretizza quanto previsto dalle Leggi e Decreti Delegati emanati sulle “Norme di adeguamento dell’Ordinamento Sammarinese alle disposizioni della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul- STCE n° 210 del 2011)”.

La Convenzione di Istanbul evidenzia infatti come la violenza in ambito domestico colpisca le donne in modo prevalente e sproporzionato, ma rileva altresì come tale fenomeno includa anche gli uomini ed i bambini: questi sono spesso vittime anche in quanto testimoni di violenze all’interno del nucleo familiare. Tale Convenzione introduce l’espressione “violenza domestica”, includendo in tale definizione “tutti gli atti di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra attuali o precedenti coniugi o partner”; tutto ciò indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima. Il Documento di Istanbul dispone anche di prevedere un’adeguata predisposizione di servizi di supporto specializzati a tutela e a sostegno dei soggetti coinvolti da tali fenomeni.

Le recenti modifiche alla “Legge sulla prevenzione e repressione della violenza contro le donne e di genere” e al Codice Penale della Repubblica di San Marino, hanno infatti accolto i principi della stessa Convenzione, prevedendo aggravanti in casi di violenza o molestie sessuali qualora siano commessi a danno di un minore o di una persona diversamente abile. La legislazione sammarinese ha inoltre individuato una nuova tipologia di reato quale l’“adescamento di minori”, delineato una nuova fattispecie di reato quali le “molestie sessuali” ed attuato una definizione aggiornata relativamente alla fattispecie degli “atti persecutori”.

È su tali linee di indirizzo che si innesta l’Accordo sottoscritto oggi: l’obiettivo prioritario è quello di realizzare protocolli codificati che consentano di accompagnare nel migliore dei modi tutti i soggetti vittime di violenza. Questo percorso di aiuto avverrà attraverso un sostegno adeguato, anche in termini di una adeguata reperibilità delle figure professionali coinvolte, e attraverso la predisposizione di un “rifugio sicuro”, quale struttura attrezzata e con personale altamente preparato al suo interno (Centro Rifugio Sociale). La figura centrale e cruciale di tale impostazione è indiscutibilmente quella dell’Assistente Sociale che, anche per l’intrinseco valore etico e socio-assistenziale, è il professionista di riferimento che si dovrà occupare della presa in carico immediata della persona oggetto di maltrattamento/abuso ai fini di una pronta valutazione delle procedure da attivare; inoltre, questa figura professionale si occuperà dell’inserimento in struttura protetta  dei soggetti interessati, al fine di prevenire e risolvere situazioni di disagio e di emarginazione di singole persone, di nuclei familiari e di particolari categorie di soggetti con fragilità.

“L’Accordo sottoscritto- afferma Daniele Gatti Segretario Pubblico Impiego CDLS – riconosce il grande valore etico del progetto che è stato portato avanti attraverso un percorso di costruttiva ed ampia condivisione in merito alle finalità da cogliere. Ciascuna parte presente al tavolo di confronto ha fin da subito percepito e colto l’importanza del tema e ha conseguentemente dato il proprio fattivo contributo in tal senso”.  “Inoltre, prosegue Daniele Gatti– l’Assistente Sociale è una figura professionale che è, e sarà sempre più, fondamentale nella società moderna. Su questo ruolo professionale sarà necessario investire sempre di più, per aumentarne l’attrattività per le nuove generazioni: l’Assistente Sociale avrà sempre più un ruolo centrale nella realizzazione di politiche a tutela, supporto e sostegno delle persone in condizioni di estrema fragilità o disagio”.