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Il libro “I Mulini del fosso di Canepa” vince il Premio Cultura del Montefeltro

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San Marino. Il libro “I Mulini del fosso di Canepa” scritto dagli architetti Luca Morganti e Mirco Semprini, edito da Aiep e distribuito da Cassa di Risparmio nel 2016, ha vinto il premio “Cultura del Montefeltro” del prestigioso concorso letterario Frontino, ideato nel 1981 dal sindaco del Comune di Frontino, Antonio Mariani, e dal mitico rettore, Carlo Bo, dell’Università degli Studi di Urbino.

La 38ª edizione del Premio Nazionale di Cultura “Frontino – Montefeltro” si pone l’obiettivo di promuovere l’impegno culturale, ambientale e socio-economico delle “piccole Italie” e in particolare sostenere la bellezza del Montefeltro. Sono oggi il sindaco Andrea Spagna e il rettore dell’Università, Vilberto Stocchi, a promuovere il premio che si avvale di eminenti personalità per il complesso lavoro delle giurie.

Il volume “I Mulini del fosso di Canepa” indaga il monumentale complesso molitorio, oggi purtroppo in degrado dopo essere stato anche restaurato, che vede ben cinque mulini in linea sul torrente San Marino a generare un vero e proprio parco dell’acqua. Il fosso di Canepa è uno dei luoghi più impervi e suggestivi di San Marino, al termine di una forra profonda oltre 40 metri, tra una vegetazione così fitta che sembra quasi una foresta equatoriale. Lungo il fosso, tra grotte ormai inaccessibili e cascatelle, in prossimità della deliziosa chiesetta di Ca’ Centino, si scorgono ancora alcuni vecchi mulini. Qualcuno è ormai diroccato e sommerso da rovi e ortiche, altri hanno mantenuto abbastanza integra la loro leggibilità. Risalgono al 1700 e sono rimasti testimoni muti di un’economia agreste, ma molto dinamica e ben strutturata. Avrebbero dovuto essere recuperati, restaurati e valorizzati all’interno di un progetto naturalistico che ormai ha più di vent’anni. Per quanto concederne il mulino, nell’immaginifico collettivo, il grado zero della riconoscibilità che ordina le entità di una collezione è la classica distinzione dovuta alla differente forza motrice: il mulino è essenzialmente mulino ad acqua a ruota verticale “vitruviana” e mulino a vento. La distanza storica che ci separa dall’esperienza dell’arte molitoria, è talmente vasta che abbiamo sostituito il ricordo di una realtà concreta con un immaginario fiabesco. Nel centro Italia, infatti, il tipo più diffuso di mulino e di tipo semplice a ruota orizzontale e forza motrice idraulica. Lo stesso dicasi per San Marino ad esclusione del ricordo secentesco di un mulino a vento citata negli Statuti del 1600, tutti gli esistenti sono mulini ad acqua.

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