Il Presidente UCS aveva evidenziato tutte le problematiche del caso, fra cui lo storno degli importi delle cartelle esattoriali, che non risultavano saldate in Esattoria di Stato e di cui se ne richiedeva il pagamento.
Dall’incontro era emersa una comune disponibilità a sanare le posizioni anomale, così è stato, o almeno in parte.
Il Governo ha emanato il Decreto Legge n 10/2020 che in sintesi cita:
“La cifra stornata dal valore della passività, all’interno della liquidità protetta ai fini dell’art. 100 della LISF e pagata anche all’Esattoria si trasforma in credito d’imposta.”
Quindi, è stata stabilita la possibilità di poter stornare dalle prossime tassazioni, l’importo che è risultato come uscita/pagamento doppio, fra trattenuta e pagamento.
Riteniamo che tale Decreto abbia dato un indirizzo di equità e sia stato sicuramente un buon segnale.
Tuttavia alcune casistiche non ci sembrano contemplate e come UCS le citiamo:
Nel caso in cui, dalla liquidità protetta sia stata stornata la cifra dalle passività (cartelle esattoriali) e la ditta non abbia ripagato la cifra in Esattoria, è stata contemplata una procedura per traslare i soldi trattenuti senza che l’utente ripaghi la cifra.
Nel caso di specie di una ditta che ha chiuso e che è in pari con tutti i pagamenti dovuti, come deve procedere per riavere la liquidità stornata dal c/c e pagata anche in Esattoria.
Si tratta di casistiche che si sarebbero potute affrontare e probabilmente risolvere all’interno del Decreto, con un confronto preventivo.
Sono certa, afferma Francesca Busignani, che questo piccolo impasse sarà superato nella cornice di dialogo e confronto fra le parti; modalità operativa imprescindibile per il rilancio del Paese.
Unione Consumatori Sammarinesi.
UCS.