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Commissione Sanità sui Fondiss: gli interventi

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Simone Celli, Segretario di Stato per le Finanze
Non intendo andare a recuperare l’ordinanza Morsiani. Credo il magistrato Morsiani stia facendo il suo lavoro in autonomia e va rispettato, non strumentalizzato. La sua attività di giudice inquirente arriverà a completamento e potremo poi stabilire da lì il perimetro della responsabilità, se riconducibile all’allora management di Bcsm o eventualmente sia estesa anche al governo. Invito il commissario Canti ad andare a recuperare il testo del decreto 79: al netto della data, 20 o 24 luglio, ribadisco il 24 fa riferimento al perfezionamento legale dell’operazione. Io rispetto la sua valutazione Commissario, dice che ‘il Segretario è un bugiardo’, è sua legittima opinione, avrei usato un altro termine. Io ribadisco che il perfezionamento legale dell’operazione e che la piena disponibilità dei titoli in Bcsm è databile al 24 luglio 2017, momento in cui il decreto non era più vigente. Quindi l’Art, 5 del Decreto n.79 2017, al comma 1: si spiega che ‘con queste disponibilità si potranno accendere depositi presso banche sammarinesi’. L’operazione – per lo meno dal punto di vista del governo, dopo di che la magistratura farà le sue valutazioni- non rientra minimamente nel campo di applicazione dell’articolo 5 del decreto 79. Non è stata esercitata alcuna garanzia dello Stato rispetto questa operazione. L’operazione non ha usato il decreto in oggetto al netto della data del 20-24 luglio. E’ a monte il dato su cui riflettere. Per dimostrare poi che non sono stati usati i fondi Fondiss – perché questa è la verità anche se un po’ di mitologia sui soldi  ‘spariti’ era stata fatta- il 30 giugno i soldi, ovvero 62 milioni di euro,  sono tornati nella piena disponibilità del Comitato gestore di Fondiss. A maggior ragione quei quattrini non sono stati utilizzati per compiere un’eventuale infrazione di legge. Altro elemento che irrobustisce quindi la posizione del governo. Canti invece ha già dato la sua sentenza, ‘il Segretario è un bugiardo’, allora accumuliamo un ulteriore appellativo. Ritengo invece che il riferimento compiuto nella precedente commissione non è stato pretestuoso, ribadisco che la maturazione degli interessi dei titoli avviene dal 24 luglio 2017, non ci vedo niente di male ella risposta n.3 data all’interpellanza cui si fa riferimento. Non ce la vedrei una polemica su questa risposta. Spero di avere risposto anche se rimarremo di opinioni diverse: lei dice che l’operazione è stata fatta il 20, io dico che è avvenuta in due tempi con il perfezionamento legale il 24 luglio.  Ho poi chiarito che, dalla formulazione dell’articolo 5, non sia il decreto 79 ad aver permesso la concretizzazione dell’operazione Titoli, c’è poi il dato aggiuntivo del ritorno dei 62 mln di euro al comitato gestore Fondiss e mi pare ci sia un quadro generale che faccia propendere per la tesi sostenuta dal governo che nulla c’azzecchi questo decreto con l’operazione Titoli.

Repliche

Stefano Canti, Pdcs
Ho ascoltato un riferimento più sincero di quello datonella scorsa seduta della Commissione. Il Segretario ha confermato che l’acquisto del Titolo e la relativa operazione sono stati fatto il 20 luglio e che il perfezionamento legale avviene dal 24 luglio. H confermato quanto da noi è sempre stato detto, ma lei -se ricorda bene- ha accusato l’opposizione di ricostruzione mitologica. Ci sta tutto quello che ho detto, nel dettaglio la domanda da porre è un’altra: se non è il decreto 79 che ha permesso Bcsm di fare l’operazione, quale è stato? Dall’ordinanza del giudice si evince che neanche il comitato direttivo dell’istituto era al corrente dell’operazione. Quale è il provvedimento di legge che l’ha autorizzate? E’ stato il Ccr? Al di là che sono tornati i soldi e maturate le cedole restano i dubbi. Avremmo voluto audire il Comitato gestore di Fondiss perché poteva darci informazioni in più. Non capisco i motivi per cui siamo qui in convocazione d’urgenza senza una risposta lineare e precisa.
Roger Zavoli, Rf
Ringrazio il Segretario Celli per avere di nuovo chiarito la  vicenda Titoli, ma noto ci sono sempre speculazioni politiche per attaccarlo. Spiace moltissimo per questo atteggiamento poco rispettoso avuto prima dal consigliere Canti. Volevo dare il nostro pieno sostegno  e fiducia al Segretario Celli da parte della maggioranza, avanti così.
Elena Tonnini, Rete
Ricorderei che la polemica è stata iniziata dal Segretario. C’è stata la pubblicazione dell’ordinanza Morsiani che fa partire la vicenda Titoli dal 20 luglio. Il nostro movimento presentato anche un esposto che sottolinea la coincidenza dei decreti e l’emissioni Titoli. Ad agosto il Segretario è venuto qui, non a spiegare, ma a giustificare quei decreti, non a dare spiegazioni ma ad attaccare le opposizioni, è venuto in Aula a definire opposizioni quelle che danno informazioni mitologiche. Oggi il Segretario cambia idea: dice che è una nostra opinione. Il fatto è che in questa Commissione è stata detta una cavolata e i dati lo dimostrano pienamente, il problema  è che il govenro con i suoi decreti ha dato l’opportunità a Siotto, Savorelli- e aggiungo la responsabilità del Ccr- di consentire l’operazione titoli.
Alessandro Mancini, Ps
Non stiamo facendo il dibattito sulla fiducia o sfiducia al Segretario Celli. Si è messo in chiaro  che il provvedimento è stato fatto e iniziato in piena efficacia del decreto. Più che parlare di ‘perfezionamento legale’ parlerei di valuta, come quando si fa un bonifico. L’ordine di quel ‘bonifico’ è avvenuto il 20 o il 24? Il 20, quando il decreto era in vigore. Su questo siamo tutti d’accordo. Non ho altro da dire. Oggi la situazione è più chiara rispetto a 20 giorni fa perché il riferimento del Segretario aveva lasciato qualche dubbio, oggi la risposta del Segretario e il riferimento all’interpellanza fanno chiarezza.

Gian Carlo Venturini, Pdcs
Le mie perplessità sul riferimento di Celli della volta scorsa le avevo espresse perché le date non coincidevano e trova così conferma la risposta alla nostra interrogazione. Ma il Segretario non dice di aver sbagliato.

Eva Guidi, Ssd
Oggi si parla della data 20 e 24 luglio, direi che il Segretario nel suo riferimento è stato molto chiaro. La questione non è la data 20 o 24: il governo non ha dato a Banca centrale nessuna possibilità di andare ad acquistare titoli, il decreto 79 non dava alcuna possibilità di farlo, era stato fatto per gestire direttamente le somme depositate dalla banca esclusivamente per accendere depositi. Vi sembra invece che l’acquisto dei titoli sia l’accensione di un deposito in banche sammarinesi? Successivamente all’emissione del decreto 79 e agli accordi fatti nell’ambito di una riunione con il sindacato, il sindacato voleva che la gestione fondi non fosse in Banca centrale che doveva limitarsi all’accensione dei depositi. Ecco perché è stato emesso un nuovo decreto. I titoli non avrebbero dovuto essere acquistati.  Riassumendo: il decreto 79 era stato emesso a seguito di un accordo del comitato gestore e Bcsm e non d’imperio del governo. Che non c’entra.

Simone Celli, Sds Finanze
Ringrazio il commissario Guidi perché ha replicato esattamente a tutte le richieste effettuate in sede di replica dai commissari di opposizione e non devo aggiungere altro. E’ stata chiara ed esaustiva, ha spiegato che quel decreto non ha permesso quel tipo di operazione e che Bcsm ha agito nell’ambito dele sue competenze nella gestione delle sue liquidità. Ha spiegato che i quattrini di Fondiss non sono stati utilizzati per fare queste operazioni, anche perché sono rientrati in disponibilità del comitato gestore e addirittura i 62 mln di euro sono stati ridistribuiti su tre banche locali. Da un punto di vista tecnico si può discutere e sarà oggetto di valutazione dell’autorità giudiziaria se rientri o meno nella sfera di attribuzioni di Bcsm l’acquisizione titoli. Se c’è violazione di codice deontologico o della regolamentazione interna a Banca centrale, per cui non si doveva investire titoli liquidi o derivati, lo dovranno valutare gli organi interni. Mi pare che il Consiglio direttivo abbia licenziato in tronco i diretti interessati.  Nelle sfere di competenze del Ccr non c’è affatto questo tipo di competenza, non c’era alcun tipo di informazione a nostra disposizione e non avevamo dato alcuna indicazione tanto che abbiamo chiesto un riferimento al dott. Bernardi che non avvenne mai in Ccr. Nessuno ci ha mai dato mezza informazione sulla vicenda. Ricordo la massima collaborazione del governo all’autorità giudiziaria per evidenziare che il Ccr mai aveva trattato questa operazione: abbiamo messo a disposizione tutta l’attività del Ccr, chi cerca di coinvolgere ancora il comitato per il Credito e il Risparmio in questa operazione non agisce correttamente.

SMNA

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